Terni: si fingono sordomuti per chiedere denaro ai clienti di un centro commerciale, i carabinieri denunciano due uomini
Si fingono disabili e truffano la gente all'interno di un centro commerciale. E' accaduto al "Cospea Village" di Terni dove i carabinieri hanno sorpreso due rumeni di 26 e 35 anni, mentre cercavano di farsi dare del danaro dalle persone. I militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno denunciato i due in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i reati di “truffa aggravata in concorso” e di “contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni in concorso”. Ad essere denunciati sono i due rumeni che si troverebbero in Italia senza fissa dimora. I militari in servizio in abiti borghesi, al momento del loro ingresso nel centro commerciale per intraprendere la loro attività ispettiva, hanno notato la presenza dei due soggetti che avevano in mano penne ed un foglio dove era scritto 'Certificato regionale per persone non udenti e fisicamente disabili e desideriamo aprire un centro internazionale per bambini poveri grazie mille'. "I due - si legge in una nota dell'Arma -, con fare insistente cercavano di bloccare anche i due carabinieri chiedendo offerte in denaro e firme. Gli stessi stranieri , pur non essendo affetti da nessun tipo di disturbo fisico, al momento dei fatti ponevano in essere, fraudolentemente, comportamenti propri delle persone sordomute come il non poter parlare o il non riuscire ad udire suoni e voci. I militari li hanno fermati, nel mentre i due stranieri tentavano, senza riuscirci, di disfarsi del foglio in questione, e li ahnno accompagnati presso la stazione dei Carabinieri di Collescipoli per gli approfondimenti informativi ed investigativi del caso. Dalla successiva visione delle registrazioni dell’impianto di videosorveglianza del centro commerciale e dall’esame del foglio utilizzato per chiedere denaro agli ignari avventori dell’esercizio commerciale, sono state appurate donazioni stimate in circa 15.000euro. Sul foglio sottoposto a sequestro appaiono simboli anche di associazioni benefiche realmente esistenti, ignare della truffa, alcune delle quali si occupano di certificare strutture ricettive per soggetti affetti da disabilità. I due sono così stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per la truffa aggravata in concorso, per avere approfittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, per la contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni e, in concorso, per aver utilizzato marchi e segni distintivi di associazioni benefiche esistenti ma in maniera fraudolenta".