Terni: il sindaco revoca l'ordinanza emessa domenica sera, da martedi 22 febbraio scuole di nuovo aperte in città
Le scuole di Terni da martedì 22 febbraio saranno di nuovo aperte. E' uno degli elementi emersi dalla riunione che si è svolta a Palazzo Spada tra l’Amministrazione comunale, i dirigenti delle direzioni competenti, l’Arpa e l’Usl. Si è parlato, ovviamente, delle conseguenze dovute all'incendio che nel pomeriggio di domenica 20 febbraio ha interessato un'azienda ubicata a Maratta Bassa. "Si è trattato - spiega il sindaco Leonardo Latini -, di una riunione tecnica per valutare i primi dati acquisiti dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria della rete regionale, dei dispositivi air selfie in-door e out-door disposti in modo uniforme in scuole del territorio comunale, del laboratorio mobile, della centralina ecoemergency e dei risultati della valutazione modellistica di ricaduta al suolo delle emissioni dell’incendio. I dati presentati si riferiscono alle ore in cui si è sviluppato l’incendio e alle ore immediatamente successive. Arpa ha riferito che i dati di particolato atmosferico rilevato dalle centraline della rete regionale, hanno evidenziato dei picchi di Pm10 che raggiungono circa i 50 microg/m3 per alcuni valori orari nel corso dell’incendio. Nel corso della notte tali valori sono ritornati a livelli più bassi. Il mezzo mobile, collocato nelle tarde ore della serata presso la sede del dipartimento di Terni di Arpa ha rilevato dei picchi orari di Pm10 sempre contenuti entro il valore di 50 microg/m3 fino alle ore 3 della notte riattestandosi poi su valori più bassi. Anche i dispositivi airselfie collocati in alcune scuole del centro urbano hanno mostrato un andamento analogo. Ad eccezione di un incremento del benzene nelle prime ore della notte; le rilevazioni dei gas (Nox, Co, So2) nelle centraline della rete non hanno evidenziato significative variazioni rispetto ai valori delle ore precedenti. Il campionatore ecoemergency installato nei pressi dell’incendio ha evidenziato valori di Pm10 piuttosto alti con una media pari a circa 200 microgrammi/m3. Nel corso della mattinata Arpa ha prelevato i filtri delle centraline e il filtro di ecoemergency nonché i deposimetri per le analisi chimiche di laboratorio per la determinazione dei micro inquinanti (diossine, Ipa e metalli). Sempre nel corso della mattinata Arpa ha eseguito la simulazione modellistica sulla base dei dati relativi all’incendio per valutare le zone di maggiore ricaduta degli inquinanti al suolo. Dal modello emerge che la zona di maggior impatto è relativa al quadrante Nord Est ed interessa principalmente la zona di Borgo Rivo e aree della città poste più a nord oltre in maniera minore aree del territorio poste in direzione sud-est. Sulla base di queste valutazioni l’Arpa, in virtù del principio di precauzione e in attesa degli ulteriori dati relativi alle ricadute dei micro inquinanti atmosferici (diossine, Ipa e metalli) ritiene opportuno al momento mantenere l’area di raggio di 3 chilometri dal luogo dell’incendio all’interno della quale dovranno essere rispettati i seguenti divieti: divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; divieto di utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali. Usl Umbria 2, servizio igiene e sanità pubblica, ha segnalato che è venuto meno il presupposto a mantenere chiuse le finestre delle proprie abitazioni, limitando le uscite all’esterno se non per necessità, in ragione del quale si era indicato di provvedere alla chiusura delle scuole, mentre ritiene ancora necessario il mantenimento delle altre misure. Usl Umbria 2, Dipartimento di prevenzione - conclude la nota del sindaco di Terni -, alla luce dei primi dati forniti dall’Arpa, vista l’ordinanza, ha riferito che i servizi, a seconda delle proprie competenze, effettueranno sopralluoghi congiunti Usl e Arpa presso le imprese produttrici di alimenti di origine vegetali (orti, piantagioni) e presso allevamenti con particolare riferimento all’alimentazione animale (foraggi) nelle zone di massima ricaduta individuate dalla modellistica. Usl Umbria 2 ha riferito infine, che non si riscontrano contro indicazioni per il proseguimento delle attività lavorative nelle aree limitrofe all’incendio. Tutte queste indicazioni saranno ora recepite in una nuova ordinanza che verrà firmata e pubblicata in serata".