Gli "Ingrifati" espongono uno striscione davanti al palazzo della Regione per dire "no" alla clinica che vuole costruire Bandecchi
Un gesto che non è affatto goliardico. Lo striscione apparso nella giornata odierna davanti a Palazzo Cesaroni a Perugia non c'entra niente con il calcio. Men che meno c'entra con il derby clacistico in programma domenica 19 dicembre allo stadio "Curi". Il testo dello strisione, d'altronde, è assai esplicito e travalica in modo chiaro quelle che sono le "questioni" calcistiche ed i classici sfottò fra tifosi. Ad esporlo sono stati gli "Ingrifati", gruppo storico del tifo biancorosso. “Il capoluogo lo impone. Nessuna clinica privata nel sud della regione” è scritto sullo striscione. La foto dello stesso è comparsa sui social ed è diventata subito virale, tanto da rimbalzare nel giro di poche ore anche sui sui gruppi e sulle pagine dedicate alla Ternana ed alla città. Diciamo che non è stata una bella idea quella dei tifosi che dovrebbero limitarsi a parlare di calcio ed a farlo dentro allo stadio e non già davanti a quella che dovrebbe essere la porta di casa di tutti gli umbri. Non sappiamo se la presidente Tesei dirà la sua rispetto a questo gesto. Intanto a parlare è stato il sindaco di Terni Leonardo Latini che ha stigmatizzato l'episodio. "Il nuovo corso della Regione Umbria - ha detto il primo cittadino di Terni -, non condivide sicuramente il pensiero di questi pochi facinorosi, retaggio di una vecchia mentalità peruginocentrica. Sarò portavoce delle esigenze del territorio perché il progetto Stadio-Clinica e il nuovo Ospedale sono obiettivi da centrare per Terni".