25/04/2024 ore 15:51
Mea culpa Ternana, gli errori condannano le Fere alla sconfitta (3-1) in casa del Cosenza
Partiamo dal risultato finale: 3 a 1 in favore del Cosenza. A primo acchitto può sembrare che i calabresi abbiano messo a giro le Fere meritando il netto punteggio finale. Non è stato così. La Ternana ha perso perchè ha commesso una lunga serie di errori. Soprattutto individuali. Quindi deve fare il mea-culpa. Il primo a sbagliare è stato il tecnico Lucarelli che ha sorpreso tutti confezionando una formazione iniziale che egli ha ritenuto di stravolgere rispetto a quella che aveva vinto largamente contro il Vicenza. L'allenatore avrà avuto le sue buone ragioni che, probabilmente, spiegherà nelle interviste del dopo partita, ma di sicuro ha cambiato troppe pedine e questo non poteva non avere delle conseguenze. Lasciare in panchina gente come Palumbo, Falletti e Donnarumma è una responsabilità bella tosta che Lucarelli dovrà in qualche modo spiegare. Di certo la resa degli uomini mandati in campo al loro posto non lo ha ripagato nelle scelte. Pettinari, là davanti, è stato, come dicono quelli bravi, "impalpabile" e quando l'attaccante ha avuto sui piedi il pallone buono per segnare, non è stato capace di farlo. Paghera, Salzano e Mazzocchi a noi non sono piaciuti. Ghiringhelli, che contro il Vicenza era in campo, a Cosenza ha fatto un autogoal degno del miglior "Premio frittata" di militelliana memoria. Altri errori (pagati a caro prezzo) li hanno commessi i difensori in occasione del primo e del secondo goal del Cosenza. Anche stasera abbiamo fatto la conta dei passaggi sbagliati da parte dei giocatori rossoverdi. Possibile che solo noi di 'Tifofere.com' notiamo questa grave lacuna? Non è la prima partita in cui i nostri giocatori sbagliano appoggi o tergiversano troppo prima di liberarsi del pallone, che poi regalano agli avversari. I cambi fatti a venti minuti dalla fine da Lucarelli potevano segnare la svolta, ma così non è stato. Falletti ha sbagliato parecchio e a parte due-tre giocate delle sue, non è stato quello di sempre. Questo potrebbe confermare la teoria che un giocatore come lui, a meno che non ci siano delle ragioni legate a condizione fisica o altro, per lasciarlo in panchina, deve scendere in campo dall'inizio. Sempre e comunque. Bene invece Palumbo, che è stato fino al triplice fischio una spina nel fianco della difesa avversaria. Malissimo Donnarumma, capace di farsi parare per due volte di seguito un calcio di rigore da Vigorito. Anche questo episodio è degno di essere inserito su una delle rubriche di "Striscia lo striscione". Alla fine che possiamo dire? Ternana con tantissimo possesso di palla, ma incapace di fare il passaggio giusto sotto rete e nelle rare occasioni in cui questo gli riesce non sa segnare. Di conseguenza l'avversario ne approfitta e ti punisce. Perchè se corri tanto, mantieni il possesso del pallone, ma sbagli nella fase decisiva dell'azione e calci male le palle-goal che ti arrivano, la sconfitta è pressochè inevitabile. Ci auguriamo che questa debacle serva da lezione alle Fere, a cominciare da Lucarelli che qualche domanda, rispetto alla formazione mandata in campo inizialmente, secondo noi se la dovrà porre.
27/10/2021 ore 20:42
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