Nominati i direttori generali delle aziende ospedaliere e delle Usl: al S.Maria confermato Chiarelli, alla Usl 2, De Fino
La Giunta regionale, nell’ultima seduta del 2020, ha deliberato in merito alla scelta dei direttori generali delle Aziende Ospedaliere e Aziende Usl dell’Umbria. E' stato anche individuato un Commissario liquidatore unico delle cinque Comunità montane. I due Direttori generali delle Aziende Ospedaliere, in accordo con il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, saranno Marcello Giannico per il “Santa Maria della Misericordia” di Perugia e Pasquale Chiarelli per l’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” di Terni. A ricoprire il ruolo nell’Azienda Usl 2 sarà Massimo De Fino, mentre a capo della Usl 1 sarà Gilberto Gentili. Il 31 dicembre scade anche il mandato del Commissario straordinario regionale per l’emergenza Covid-19, Antonio Onnis. A lui vanno i ringraziamenti della Giunta regionale per il complesso lavoro messo in campo in questa fase emergenziale. La funzione, al momento, sarà garantita da Massimo D’Angelo, nominato recentemente vice Commissario dal Direttore regionale alla Sanità Claudio Dario. Infine, è stato individuato in Fabrizio Vagnetti il Commissario liquidatore unico delle 5 Comunità montane. Vagnetti (le cui esperienza curriculari vanno tra l’altro dalla consulenza societaria, contabile e fiscale alla programmazione finanziaria e di bilancio, con esperienza pluriennale in operazioni di cessione, trasformazione e liquidazione d’azienda nonché in operazioni immobiliari) succede ai tre liquidatori a fine incarico, Paolo Silveri (Valnerina), Mauro Severini (Alta Umbria) e Domenico Rosati (responsabile di 3 Comunità: Monti Martani, Serano e Subasio; Monti del Trasimeno; Orvietano Narnese Amerino Tuderte). Nei loro confronti la Giunta regionale ha espresso ringraziamento per l’impegno e l’opera svolta. La scelta del Commissario unico risponde alla Legge Regionale n 18 del 2011 e rispetta i parametri della “spending review” messa in atto dall’attuale Amministrazione regionale, in termine di compensi, con un risparmio di circa il 20% rispetto al passato.